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Torniamo a parlare di fabbricazione digitale e, nello specifico, di un progetto condotto dagli studenti del Pratt Institute School of Architecture.
Si tratta di blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato (Autoclaved Aerated Concrete - AAC) da assemblare. La forma dei "muri" è generata al calcolatore (modellazione parametrica, disposizione dei giunti, analisi statica, etc...).
Le informazioni sono successivamente inviate ad una macchina fresatrice a controllo numerico comandata da un braccio robotico a 6 assi.
Possiamo considerarlo un muro 2.0, forme concepite attraverso un computer e generate da un robot, che ci piaccia o no questo è il futuro. A me la cosa inriga molto, voi cosa ne pensate?